martedì 12 luglio 2016

MANIFATTURA 4.0

Ferrovia Nord Barese... a sua insaputa.

Avevo scritto un post diverso sulla distanza tra i termini con i quali ci tocca districarsi ogni giorno: Sharing Economy piuttosto che “Locazione Turistica” che definivo ormai espressioni storiche da graffito metropolitano di periferia e il ben più smarty “manifattura 4.0” appena promosso da Sole 24 Ore e Confindustria che per fortuna ci tengono aggiornati almeno sugli ultimi sviluppi semantici.
Infatti il tema di questo studio del CSIT Confindustria Servizi Innovativi Tecnologici approfondiva proprio questa nostra epoca contemporanea di “Rinascimento industriale” (per chi viene dalla Bocconi detto anche “Industrial Compact”) che per i distratti come me conviene specificare come coincida proprio con questo momento storico, caratterizzato da una sempre maggiore integrazione di servizi, tecnologie informatiche, ed Internet.
Lo sviluppo del concetto di manifattura 4.0 descrive quindi  lo scenario che abbiamo tutt’intorno come la quarta rivoluzione industriale dopo il vapore, l’elettricità e l’informatica: questo è il tempo di Internet. Non ho trovato rivoluzionaria né originale la presentazione di questi modelli di business e di economia ben risaputi ma pazienza, ne abbiamo viste tante, anche il messaggio finale come fossimo alla messa è giustamente rassicurante e condiviso a 360°: “il sistema industriale italiano è invecchiato ed un cambio di cultura è necessario”.
Purtroppo proprio per la stessa tecnologia della comunicazione che ci sovrappone ogni dieci minuti sogni ed incubi  non posso evitare di ascoltare immediatamente dopo un notiziario evidentemente “straordinario” che racconta di oltre venti morti lungo la ferrovia a binario unico, in puglia... Paesi meravigliosi macchiati da sangue inutile e feriti da dolore gratuito. Vorrei fuggire ma non posso fare a meno di ascoltare : binario unico, errore umano, stazione, avviso luminoso, mancata telefonata, errore umano...
Vorrei ridere per l’assurdità di questa tragedia ma mi vengono solo lacrime, se questa è la manifattura 4.0 forse abbiamo perso qualcosa a monte nel percorrere il passaggio tra le esigenze del Mondo materiale e la nostra reale conoscenza di esso. Il binario unico infatti già nell’800 funzionava perfettamente in Italia come nel lontano West senza Internet ed esperti di tecnologia informatica.

Forse ci servono prima della tecnologia la competenza e la serietà, fare viaggiare i treni non è magia da Rinascimento Industriale ma routine dal 1800.
Scusatemi professori della Bocconi e manager di Confindustria  ma io chiederei per motivi culturali, storici, politici, morali, etici, religiosi, razzisti, personali, di obiezione di coscienza o solo perché sono prevenuto che il mio corridoio di lavoro nella nuova catena di montaggio 4.0 che mi aspetta, che sia sulla ferrovia nord barese o a Moncalieri o sul Grande Raccordo Anulare, non sia affidato ad incompetenti o ai loro amici o a laureati "a loro insaputa", questa è la mia Italia 4.0 dove oserei crescere i miei figli ed i vostri, grazie.

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